Nonostante il popolo arabo si dimostri abbastanza indulgente nei confronti di gaffe (fatte con ingenuità e non con malizia), riceverai un'accoglienza decisamente più calorosa se ti dimostri disposto a familiarizzare con i modi e le usanze locali. Ricordati che, dopotutto, sei un immigrato e e pertanto sei chiamato ad adattarti alle usanze del paese in cui ti trovi, non il contrario. È importante sapere che, oltre ai crimini puniti a norma di legge, esistono delle regole non scritte che è meglio rispettare per non urtare la sensibilità della popolazione locale.
Abbigliamento
L'abbigliamento femminile può essere diviso in due grandi categorie o stili: l'arabo e l'occidentale. Al di fuori delle mura domestiche le, donne del posto indossano i vestiti tradizionali seguendo i precetti della loro religione: la maggior parte del corpo deve essere coperta, dalla testa ai piedi. La tipica tonaca nera (abaya ) arriva all'altezza delle caviglie, ha lunghe maniche e un collo molto alto. Anche il capo deve essere coperto e alcune donne decidono di non mostrare neanche un lembo di pelle occultando anche il volto e le mani. Solitamente si tratta di saudite i cui mariti osservano scrupolosamente le severissime norme religiose. Il fine ultimo di questo abbigliamento è di proteggere le donne da sguardi indiscreti e attenzioni inopportune e in Arabia Saudita persino le occidentali devono indossare l'abaya per la strada; le forze armate religiose fermano ogni donna con il capo scoperto e la obbligano a coprirlo immediatamente. In altri stati le occidentali possono indossare ciò che vogliono purché mantengano uno stile pudico.
Il clima e le temperature invitano sicuramente a disfarsi di vestiti ingombranti e ad indossare indumenti informali ma eleganti. Gli arabi non vedono di buon occhio i capi che lasciano spalle, braccia e gambe scoperte, e chiunque vesta abiti succinti viene vista come una “donna facile” o addirittura una prostituta. Tuttavia, nel privato, non esiste nessun tipo di limitazione per quanto riguarda l'abbigliamento e molte donne, soprattutto le nuove generazioni, quando non sono in presenza di ospiti, scelgono di indossare vestiti occidentali.
Gli uomini indossano il thobe, una lunga tonaca che arriva fino alle caviglie fatta di cotone bianco (o di lana in inverno). Esistono diversi tipi di thobe: possono variare nel taglio o avere diversi tipi di allacciature sul colletto o sulla parte anteriore. I più caratteristici sono forse quelli indossati dagli Oman che fanno bella mostra di una nappa. Il thobe può essere indossato in qualsiasi occasione, anche negli incontri di lavoro. Il bisht è un soprabito ricamato in oro e tessuto con materiali pregiati che viene sfoggiato in situazioni formali e può essere molto costoso.
Il guthra, il tipico copricapo di queste zone, è un pezzo di stoffa rossa o a quadretti bianchi e rossi fermato dal agal, un cordone nero che in origine era una briglia per cammelli. Ci sono diversi tipi di agal: in Qatar , per esempio, indossano copricapi che si rifanno molto allo stile africano, con due lunghe “code” che ricadono sulla schiena. Gli uomini arabi, a volte , indossano abiti casual, ma solo in rare occasioni, per esempio in spiaggia, ma ai sauditi viene caldamente raccomandato di indossare sempre il tipico abito nazionale.
Ovviamente, gli stranieri non sono obbligati a vestirsi come la popolazione locale e lo stile occidentale è tranquillamente accettato. Tuttavia gli uomini dovrebbero evitare shorts e camicie senza maniche, considerati troppo casual, anche se con l'avvento del turismo le cose stanno cambiando. I completi non sono molto comuni nella regione del Golfo e vengono indossati solo in situazioni molto formali, generalmente meeting di lavoro. L'abbigliamento più comune sul lavoro è una camicia a maniche lunghe e un paio di pantaloni leggeri.
Etichetta
Gli arabi danno molta importanza alle buone maniere quindi, per prima cosa, è importante imparare a salutare le persone nella maniera corretta. Molte parole arabe possono indurre in confusione gli stranieri, specialmente se si sono stabiliti da poco nel paese, Un uomo, per esempio si può chiamare Abdullah bin Abdul Aziz Al-Jishi. Abdullah è il suo nome “di battesimo” e la seconda parte del nome significa che è figlio o nipote di (bin) Abdul Aziz; Al-Jishi è il cognome o un nome tribale legato alla sua famiglia. Come se non bastasse, i nomi vengono spesso abbreviati, così Mohammed diventa Mohd, Hamad, Hamed. È importante pronunciare il nome completo, soprattutto in contesti formali: mai chiamare Abdullah bin Abdul Aziz Al-Jishi, Abdullah (men che meno Abdul), meglio usare il suo nome completo, al massimo si può omettere il cognome.
La maniera più educata di rivolgersi a un uomo è ‘ Sayyed’ (‘Signor’) , mentre per le donne è‘ Sayeeda’ (or ‘Sayedity’), seguiti dal nome completo della persona. Ci si può rivolgere alle donne anche con l'appellativo “Madame”.
L'espressione “Sua altezza” viene usata per rivolgersi ai sovrani (“Sua Maestà” nel caso del re dell'Arabia Saudita). I membri di spicco delle famiglia nobili vengono chiamati “Sua Eccellenza” seguito da “Sheikh’”(che si pronuncia ‘shake’ e non ‘sheek’) e il nome per completo. I ministri del governo sono “Sua Eccellenza, Ministro...” e altri ministri semplicemente “Sua Eccellenza” più il nome completo. I membri meno importanti di famiglie nobili e le autorità religiose vengono chiamate “Sheikh” seguito dal nome. In Arabia Saudita questo titolo ha, in un certo senso, perso valore poiché viene usato anche da importanti esponenti del mondo degli affari. Le convenzioni sociali per quanto riguarda le famiglie nobili o di spicco sono molto complesse, quindi è importante informarsi sulle usanze locali prima di un incontro con questo tipo di persone.
Saluti
Quando si incontra una persona, il saluto più comune nel Golfo è Salam alaykum (Che la pace sia con te), al quale si dovrebbe rispondere Wa alaykum as-salam (Anche con te). Altri saluti molto comuni con le relative rispose sono:
Saluto | Significato | Risposta |
Ahlan wa sahlan | Ciao | Ahlan bik |
Sabah al-khayr | Buongiorno/pomeriggio | Sabah an-nur |
Masa al-khayr | Buonasera | Masa an-nur |
Ricorda che tisbah ala-khayr, cioè “buonanotte”, viene utilizzato, come in inglese, per accomiatarsi e la risposta adeguata è wa inta min ahlu. Ogni volta che si saluta una persona, sia quando la si incontra sia quando ci si lascia, è buona norma darsi una stretta di mano. Per quanto riguarda le donne è meglio lasciare che siano loro a “condurre il gioco”: alcune arabe non stringono la mano a non arabi, anche se quelle che hanno un certo grado d'istruzione generalmente lo fanno. La stretta di mano è molto frequente, anche tra amici di vecchia data; se una persona ti stringe la mano più a lungo della prima volta che vi siete incontrati significa che hai fatto una buona impressione. I nuovi arrivati devono sempre tenere presente che un rifiuto o una certa riluttanza ad incontrare nuove persone e a seguire l'etichetta locale non sono affatto ben viste. Un'altra regola non scritta molto importante è che gli stranieri devono ricordare è che non è buona norma avvicinare le donne, guardarle o parale con loro a meno che non vi sia stata una presentazione formale in precedenza.
Dopo la stretta di meno, il protocollo prevede che ci si interessi dello stato di salute o altri aspetti della vita del proprio interlocutore, quindi non scandalizzarti se ti vengono fatte questo tipo di domande. (Tuttavia non fare mai domande sulla moglie o la componente femminile della famiglia di un arabo e limitati ad interessarti dei figli o della famiglia in generale). I convenevoli possono durare a lungo perché nessuna delle due parti vuole fare una brutta impressione. Ovviamente dagli stranieri non ci si aspetta che conoscano tutti questi rituali nei minimi particolari, ma farai sicuramente un'ottima impressione se impari ad usare correttamente alcune delle espressioni standard. Durante i colloqui di lavoro, che siano faccia a faccia o telefonici, non venire subito al dunque: penseranno che sei impaziente di concludere l'affare e che non ti interessa avere a che fare con loro.
Mani e piedi
Accetta pure se ti vengono offerti pranzi, aperitivi, drink etc., ma ricorda di usare sempre la mano destra, sia per mangiare sia per bere, poiché la sinistra è considerata impura (infatti viene usata per le operazioni di toelettatura). Inoltre, è meglio evitare di mostrare le suole delle scarpe o i piedi perché entrambi i comportamenti sono considerati sintomi di mancanza d'igiene, il che ovviamente, viene percepito come un'offesa. La cosa migliore da fare è quindi tenere i piedi inchiodati per terra e non accavallare le gambe.
Inviti
È buona norma accettare sempre gli inviti in casa di arabi. In ogni caso è giusto sfruttare ogni occasione per integrarsi all'interno della comunità locale e non cadere nella tentazione di chiudersi nel proprio “ghetto” occidentale. Gli anfitrioni arabi sono molto curiosi di conoscere diversi punti di vista ma, nonostante cioè, è meglio evitare di parlare di politica o religione, due argomenti molto delicati. Anche se secondo te le tue opinioni sono del tutto innocue, potrebbero essere mal interpretate o percepite come blasfeme.
Il galateo vuole che, una volta entrato nella majlis, la stanza in cui si ricevono gli ospiti, gli invitati si tolgano le scarpe, a meno che il padrone di casa dia altre disposizioni (cerca quindi di non indossare calzini bucati!). Se ti presenti accompagnato da una donna, questa verrà invitata a raggiungere il gruppo delle donne alla velocità della luce. Probabilmente ti verrà offerto qualcosa da mangiare o da bere; accetta sempre. Gli arabi sono un popolo molto educato e pretendono di essere trattati con altrettanto rispetto dai loro ospiti; condividere un pasto influisce positivamente sul rapporto di due persone.
Il saluto più comune in questi casi è Ahlan wa sahlan – che significa benvenuto – coloro che si trasferiscono a Dubai si abituano presto a sentirlo. Sicuramente dedicare del tempo all'apprendimento dell'arabo per essere in grado di salutare o complimentarsi nel modo adeguato è un buon investimento. Questo sforzo verrà sicuramente riconosciuto dai tuoi interlocutori, anche se bisogna essere molto prudenti perché la lingua araba, in quanto nata per diffondere la parola di Dio, deve essere utilizzata con molto rispetto.
Altra regola d'oro: mai bussare alla porta di un arabo senza averlo avvertito della visita perché se ci fossero delle donne creerebbe un certo disagio tra i presenti, specialmente in Arabia Saudita. Non fare mai apprezzamenti su oggetti o beni di proprietà del tuo anfitrione perché il protocollo vuole che questi te li regali. Anche se non tutti rispettano questa tradizione può creare un certo imbarazzo. Inoltre, quando ricevi qualcosa in dono è buona educazione restituire il favore facendo un regalo migliore, quindi pensaci bene prima di fare apprezzamenti su una Rolls Royce.
Cosa fare e cosa non fare
Ci sono alcune ulteriori regole che è meglio conoscere per evitare di fare gaffe:
- Non offrire alcolici agli arabi, ameno che tu non sia sicuro che la persona in questione beva. Un astemio lo può trovare un insulto molto grave.
- Non calpestare un tappeto da preghiera, non camminare davanti a una persona raccolta in preghiera e non ti azzardare a fissarla.
- Non entrare una moschea senza prima chiedere il permesso, difficilmente ti faranno entrare.
- Non cercare di entrare nei luoghi sacri che circondano la Mecca o la Medina in Arabia Saudita. In questi luoghi la segnaletica stradale è molto buona e preposta ad informare solo gli abitanti del luogo. Se viene individuato un non mussulmano all'interno di una zona proibita, è probabile che venga aggredito e non avrà nessuna possibilità di chiedere aiuto.
- Evita le bestemmie in presenza di mussulmani. Ricorda che a Dubai vivono molti arabi provenienti da altri stati del Golfo che non sono affatto tolleranti.
- Cerca di non creare situazioni in cui un arabo possa “perdere la faccia” di fronte ai suoi connazionali. Se si rende conto del tuo sforzo sicuramente lo apprezzerà.
- Non picchiettare il dito sulla schiena delle persone per richiamare la loro attenzione. È un comportamento che di solito si riserva agli animali.
- Evita di gridare, di assumere atteggiamenti aggressivi o di ubriacarti.
- Durante il Ramadan, non mangiare , bere o fumare in presenza di mussulmani nelle ore in cui questi non possono farlo. In generale, cerca di tenere un basso profilo, non abbracciare o baciare nessuno in pubblico.